Aloe Arborescens : una ricchezza anche italiana.

La varietà di aloe che finora ha trovato ampio impiego in erboristeria e cosmetologia è l’aloe vera (nome scientifico: Aloe Barbadensis Miller), caratterizzata da foglie grandi con cuticola esterna sottile e ricchissime di gel, tratti che ne fanno un prodotto commercialmente appetibile.

AloealberomagicoEsistono però sul pianeta oltre 350 specie di aloe, piante appartenenti alla specie Aloaceae e diffuse, a partire dal Sud Africa, in molti paesi delle zone temperate. Una particolare varietà che sta suscitando interesse nell’ambito della ricerca scientifica è attualmente l’Aloe Arborescens, che si contraddistingue per il fogliame più sottile e la cuticola esterna più spessa.

Queste caratteristiche la rendono molto resistente a temperature più basse e per la sua capacità di adattamento questa pianta ha sviluppato dei principi attivi che fanno si che il suo gel sia più concentrato e di qualità superiore, come dimostrato dalla bibliografia internazionale.

L’Aloe Arborescens rappresenta uno dei più potenti agenti disintossicanti naturali, uno dei più efficaci regolatori del sistema immunitario, costituisce un valido agente antinfiammatorio, un analgesico, un antisettico, uno stimolatore della rigenerazione dei tessuti, un ottimo cicatrizzante e un attivo fattore antiossidante e anti-invecchiamento.

Questa pianta officinale contiene anche dell’acido salicilico (ciò che noi conosciamo come aspirina), dalle note proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche; è ricca di vitamine idrosolubili e liposolubili, di sali minerali e di oligoelementi. Inoltre nella buccia (che può essere inclusa o meno nella lavorazione) contiene antrachinoni, sostanze dal potere lassativo.

«Per le sue caratteristiche botaniche -spiega la nostra Claudia – l’Aloe Arborescens può essere coltivata anche in Italia, in alcune regioni come la Sicilia e la Liguria. Ciò comporta un grande vantaggio per noi, perché ci dà la possibilità di avere disponibile dell’aloe fresca, appena raccolta, per confezionare prodotti derivati che mantengono tutte le caratteristiche biochimiche e nutrizionali e fitoterapiche della pianta».

L’aloe vera che normalmente troviamo in commercio, infatti, dovendo viaggiare da un continente all’altro per arrivare fino a noi, viene sottoposta a un trattamento di disidratazione sul posto, che permette di abbattere i costi del trasporto. La disidratazione non permette di preservarne intatte tutte le qualità. L’azienda agricola triestina Il Pucino coltiva oggi oltre 10.000 piante di Aloe Arborescens in Sicilia e un corriere espresso recapita ogni settimana le foglie appena raccolte al laboratorio di Trieste, dove vengono lavorate e confezionate anche secondo l’antica ricetta di padre Romano Zago, un frate brasiliano di origine italiana che aveva conosciuto le proprietà di questa varietà dalla tradizione popolare del Brasile e l’aveva elaborata in una speciale formula, che include miele e distillato di alcol (grappa).

«Ideale come depurativo generale, secondo la tradizione, il succo di Aloe Arborescens è adatto anche a chi soffre di gastrite, di colite e disturbi dell’apparato gastro intestinale. È un prodotto immunostimolante e come tale si consiglia nei cambi di stagione. Come coadiuvante si può anche abbinare ad altri rimedi per migliorarne gli effetti. Si consiglia il preparato con gel e buccia ai soggetti che presentano stipsi e il succo di gel senza buccia a chi ha l’intestino già regolare. Per uso esterno invece il gel è altamente cicatrizzante e idratante e si impiega con successo su ogni tipo di scottatura, ustione ed escoriazione».

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